Tra le novità proposte la più corposa è il recepimento del Decreto 25/02/2016 che regolamenta le attività di gestione e di riutilizzo agronomico del digestato, refluo dell’attività di produzione del biogas.
Questo materiale, non palabile, viene equiparato al liquame zootecnico per quanto attiene alle dosi distribuibili in base al suo contenuto di azoto. Il periodo minimo di stoccaggio viene in dicato in 120 giorni indifferentemente dalla tipologia dei materiali in ingresso, tuttavia tutte le vasche ed i contenito riutilizzati nel processo di digestione anaerobica, sono considerati utili ai fini dell’autonomia di stoccaggio.
Ci sono novità anche nel computo delle capacità di stoccaggio delle vasche scoperte, per le quali deve essere previsto un franco di sicurezza di 20 cm per quelle ubicate in Zona Ordinaria e di 50 cm per quelle site in Zona Vulnerabile ai Nitrati. Negli allevamenti che producono più di 6000 kg/anno di azoto (72 bovine adulte o 45 bovine in latte con relativa rimonta o 600 suini da ingrasso) le vasche di nuova costruzione dovranno avere un setto divisorio per permettere il carico del liquame separato dallo scarico.
Anche per il periodo invernale di sospensione degli spandimenti sono previste delle variazioni: fermo restando fissato in 90 giorni per il letame e per il liquame o digestato, qualora l’azienda disponga di terreni investiti a cereali autunno-vernini o foraggere permanenti o (anche questa è una novità) in presenza di residui colturali, questo periodo potrà essere traslato entro il 01 novembre ed il 28 febbraio (es. sospensione dal 14 novembre al 12 febbraio) mentre con il Decreto attualmente in vigore il periodo sospensivo dura invariabilmen te per tutti dal 01 novembre fino al 28 gennaio.
NUOVO SERVIZIO AGROMETEO Fornirà informazioni in tempo utile sul le condizioni meteorologiche
Il servizio di Agrometeo, introdotto dall’art. 12 della LR 6/2019 che modifica l’art. 6 della LR 2/2000, si concretizzerà con l’emanazione di specifici bollettini e avrà lo scopo di fornire in formazioni in tempo utile agli operatori di settore in ordine alle condizioni meteorologiche favorevoli o sfavorevoli ai fini dell’applicazione della disciplina dell’utilizzazione agronomica dei fertilizzanti azotati, come previsto dall’art. 30, comma 1, lett b) del Regolamento recante la disciplina dell’utilizzazione agronomica dei fertilizzanti azotati di prossima emanazione. In altre parole, basandosi sulla quantità di precipitazioni dei giorni precedenti la pubblicazione e le previsioni dei tre giorni immediata mente successivi, il Servizio elaborerà la possibilità o meno di poter distribuire il refluo scongiurando pericoli di inqui namento. I bollettini saranno pubblicati sul sito dell’OSMER e della Regione il lunedì, il mercoledì ed il venerdì; è tut tora allo studio la possibilità di informa re individualmente tramite mail o sms i singoli operatori agricoli. Si prevede l’introduzione sperimentale del sistema il 15 novembre 2019, agendo in deroga all’ancora vigente DPR 03/2013. In pratica, pur rimanendo tassativa mente fissato il periodo di sospensione dal primo dicembre al 31 gennaio (62 giorni) la Regione per mezzo di questi bollettini agrometeorologici determinerà in maniera flessibile gli altri 28 giorni di “fermo spandimenti” in modo da cre are il minimo intralcio alle operazioni invernali di spandimento e aratura. Ci si aspetta quindi che, in caso di un andamento meteorologico favorevole, ci siano nei mesi di novembre e febbraio numerose “finestre” per poter distribuire i reflui.
È chiaro che produttori di liquame sprovvisti di terreni investiti con colture invernali, dovranno rispettare un periodo sospensivo di 120 giorni e non potranno quindi beneficiare di queste innovazioni.
OBBLIGO DI PRESENTAZIONE DEL PUA PER LE AZIENDE CHE UTILIZZANO IN UN ANNO PIÙ DI KG 10000 DI AZOTO DI SINTESI
Altra importante novità è la presa di co scienza che l’inquinamento da nitrati delle falde è funzione di tutto l’azoto di stribuito in superficie e non solo di quello rilasciato dalle deiezioni degli animali, pertanto qualsiasi azienda agricola che utilizzi più di 10000 kg di azoto (217 q.li di urea) dovrà presentare alla Regione il Piano di Utilizzazione Agronomica. Ma la nota più dolente è che tutte le aziende zootecniche che utilizzano in un anno più di 1000 kg di azoto da reflui zootecnici in Zona Vulnerabile o che utilizzano digestato in Zona Ordinaria e/o in Zona Vulnerabile, dovranno tenere un Registro delle Fertilizzazioni. A dire il vero questa disposizione era già ope rativa nel D.P.R. 03/2013, ma non è mai stata generalmente rispettata anche perché non richiesta nei normali controlli. Con l’entrata in vigore del novo Regolamento, questo dispositivo diventerà uno strumento primario per il controllo della correttezza delle applicazioni al suolo e prevede la registrazione entro trenta giorni:
- della data di effettuazione dello spandimento,
- l’indicazione catastale dei terreni ogget to della fertilizzazione distinti tra aziendali ed in uso a terzi
- la superficie utilizzata
- la coltura in atto o prevista
- il tipo di fertilizzante utilizzato
- il titolo di azoto, fosforo e potassio, con tenuto
- la quantità di fertilizzante apportato
Il nuovo regolamento per lo spandimento dei reflui zootecnici
Tra le novità proposte la più corposa è il recepimento del Decreto 25/02/2016 che regolamenta le attività di gestione e di riutilizzo agronomico del digestato, refluo dell’attività di produzione del biogas.
Questo materiale, non palabile, viene equiparato al liquame zootecnico per quanto attiene alle dosi distribuibili in base al suo contenuto di azoto. Il periodo minimo di stoccaggio viene in dicato in 120 giorni indifferentemente dalla tipologia dei materiali in ingresso, tuttavia tutte le vasche ed i contenito riutilizzati nel processo di digestione anaerobica, sono considerati utili ai fini dell’autonomia di stoccaggio.
Ci sono novità anche nel computo delle capacità di stoccaggio delle vasche scoperte, per le quali deve essere previsto un franco di sicurezza di 20 cm per quelle ubicate in Zona Ordinaria e di 50 cm per quelle site in Zona Vulnerabile ai Nitrati. Negli allevamenti che producono più di 6000 kg/anno di azoto (72 bovine adulte o 45 bovine in latte con relativa rimonta o 600 suini da ingrasso) le vasche di nuova costruzione dovranno avere un setto divisorio per permettere il carico del liquame separato dallo scarico.
Anche per il periodo invernale di sospensione degli spandimenti sono previste delle variazioni: fermo restando fissato in 90 giorni per il letame e per il liquame o digestato, qualora l’azienda disponga di terreni investiti a cereali autunno-vernini o foraggere permanenti o (anche questa è una novità) in presenza di residui colturali, questo periodo potrà essere traslato entro il 01 novembre ed il 28 febbraio (es. sospensione dal 14 novembre al 12 febbraio) mentre con il Decreto attualmente in vigore il periodo sospensivo dura invariabilmen te per tutti dal 01 novembre fino al 28 gennaio.
NUOVO SERVIZIO AGROMETEO Fornirà informazioni in tempo utile sul le condizioni meteorologiche
Il servizio di Agrometeo, introdotto dall’art. 12 della LR 6/2019 che modifica l’art. 6 della LR 2/2000, si concretizzerà con l’emanazione di specifici bollettini e avrà lo scopo di fornire in formazioni in tempo utile agli operatori di settore in ordine alle condizioni meteorologiche favorevoli o sfavorevoli ai fini dell’applicazione della disciplina dell’utilizzazione agronomica dei fertilizzanti azotati, come previsto dall’art. 30, comma 1, lett b) del Regolamento recante la disciplina dell’utilizzazione agronomica dei fertilizzanti azotati di prossima emanazione. In altre parole, basandosi sulla quantità di precipitazioni dei giorni precedenti la pubblicazione e le previsioni dei tre giorni immediata mente successivi, il Servizio elaborerà la possibilità o meno di poter distribuire il refluo scongiurando pericoli di inqui namento. I bollettini saranno pubblicati sul sito dell’OSMER e della Regione il lunedì, il mercoledì ed il venerdì; è tut tora allo studio la possibilità di informa re individualmente tramite mail o sms i singoli operatori agricoli. Si prevede l’introduzione sperimentale del sistema il 15 novembre 2019, agendo in deroga all’ancora vigente DPR 03/2013. In pratica, pur rimanendo tassativa mente fissato il periodo di sospensione dal primo dicembre al 31 gennaio (62 giorni) la Regione per mezzo di questi bollettini agrometeorologici determinerà in maniera flessibile gli altri 28 giorni di “fermo spandimenti” in modo da cre are il minimo intralcio alle operazioni invernali di spandimento e aratura. Ci si aspetta quindi che, in caso di un andamento meteorologico favorevole, ci siano nei mesi di novembre e febbraio numerose “finestre” per poter distribuire i reflui.
È chiaro che produttori di liquame sprovvisti di terreni investiti con colture invernali, dovranno rispettare un periodo sospensivo di 120 giorni e non potranno quindi beneficiare di queste innovazioni.
OBBLIGO DI PRESENTAZIONE DEL PUA PER LE AZIENDE CHE UTILIZZANO IN UN ANNO PIÙ DI KG 10000 DI AZOTO DI SINTESI
Altra importante novità è la presa di co scienza che l’inquinamento da nitrati delle falde è funzione di tutto l’azoto di stribuito in superficie e non solo di quello rilasciato dalle deiezioni degli animali, pertanto qualsiasi azienda agricola che utilizzi più di 10000 kg di azoto (217 q.li di urea) dovrà presentare alla Regione il Piano di Utilizzazione Agronomica. Ma la nota più dolente è che tutte le aziende zootecniche che utilizzano in un anno più di 1000 kg di azoto da reflui zootecnici in Zona Vulnerabile o che utilizzano digestato in Zona Ordinaria e/o in Zona Vulnerabile, dovranno tenere un Registro delle Fertilizzazioni. A dire il vero questa disposizione era già ope rativa nel D.P.R. 03/2013, ma non è mai stata generalmente rispettata anche perché non richiesta nei normali controlli. Con l’entrata in vigore del novo Regolamento, questo dispositivo diventerà uno strumento primario per il controllo della correttezza delle applicazioni al suolo e prevede la registrazione entro trenta giorni:
- della data di effettuazione dello spandimento,
- l’indicazione catastale dei terreni ogget to della fertilizzazione distinti tra aziendali ed in uso a terzi
- la superficie utilizzata
- la coltura in atto o prevista
- il tipo di fertilizzante utilizzato
- il titolo di azoto, fosforo e potassio, con tenuto
- la quantità di fertilizzante apportato