A Gemona del Friuli da venerdì 12 a domenica 14 novembre 2021, all’interno del tendone di piazza del Ferro e nell’area immediatamente circostante, si è svolta la prima edizione di Agrifieste.
AgriFieste è una manifestazione dedicata al mondo contadino che, in occasione della tradizionale Festa del Ringraziamento, vuole ricordare l’importanza dei suoi valori e dei prodotti agricoli che li rappresentano.
La manifestazione enogastronomica organizzata dalla Pro Loco Pro Glemona si è svolta quest’anno in formato ridotto, in attesa di riproporre la tradizionale kermesse “Gemona, formaggio... e dintorni” interrotta nel 2020 a causa della pandemia.
COME SI VALUTA LA QUALITÀ DI UN FORMAGGIO?
Sempre più frequentemente i formaggi sono al centro dell’attenzione del pubblico dei consumatori per l’importanza di questo alimento, sia da un punto di vista nutrizionale ma anche dal punto di vista dei cultori del gusto. Sempre più numerosi sono i concorsi nei quali vengono confrontati diversi formaggi per scegliere i migliori.
Ma quali sono i criteri che utilizzano gli esperti per valutare la qualità di un formaggio? Proponiamo un breve catalogo, non esaustivo, dei parametri di confronto.
ESAME VISIVO
L’esame visivo ha inizio valutando le caratteristiche esterne della forma, le sue dimensioni, l’omogeneità dell’aspetto e del colore della crosta. Si procede quindi al taglio della forma per esaminare la parte interna, il colore della pasta, la tipologia di occhiatura (i buchi del formaggio) che nel nostro formaggio deve essere diffusa e non troppo abbondante. Non devono essere presenti fessurazioni e macchie di alcun genere.
ESAME OLFATTIVO
L’esame olfattivo serve a valutare la complessità degli odori del formaggio. Gli aromi più comuni si possono ricondurre alla componente lattica, il burro, il latte fresco e lo yogurt. Altri aromi che possono essere presenti, soprattutto nei formaggi stagionati, sono di frutta secca, vegetali e floreali. Particolarmente presenti questi ultimi nei formaggi estivi di montagna dove gli animali si nutrono delle erbe dei pascoli alpini.
ESAME DELLA STRUTTURA
Una valutazione molto importante in quanto le proprietà strutturali infuiscono molto nei riguardi della gradevolezza di un formaggio. Le caratteristiche di struttura della pasta si percepiscono con il tatto e con il palato. I parametri indicatori utilizzati per la valutazione sono la consistenza, l’elasticità, la deformabilità, l’adesività e la granulosità.
ESAME GUSTATIVO
L’esame gustativo è sicuramente quello più importante, nel quale si svela la reale qualità organolettica di un formaggio. L’equilibrio dei sapori deve dare gradevolezza al palato. I sapori principali nel formaggio sono il salato e l’acido, mentre il sapore dolce non è percepibile data l’assenza di zuccheri. In alcuni formaggi può essere tollerata solo una lievissima presenza del gusto amaro, che generalmente è considerato un grave difetto. L’assaggiatore esperto è in grado di individuare le sostanze aromatiche che si sprigionano durantela masticazione (flavours). L’insieme di queste sensazioni costituiscono il profilo aromatico del formaggio.
GIUDIZIO FINALE
Ad ogni valutazione viene assegnato un punteggio, la cui somma porterà al giudizio finale che darà il valore al formaggio. Al fine di ottenere una valutazione oggettiva è comunque importante che i giudici siano addestrati e che conoscano in profondità il tipo di formaggio che devono valutare, le metodiche di fabbricazione e la regione di produzione. Pochi prodotti alimentari infatti, sono rappresentativi del proprio areale come i formaggi, che proprio per questo motivo rimangono dei veri custodi delle tradizioni culturali del proprio territorio di origine.
L’Associazione Allevatori del Friuli Venezia Giulia, come tradizione, non ha mancato l’appuntamento gemonese ed è stata presente con alcuni importanti eventi.
A seguito dell’interruzione delle manifestazioni pubbliche causata dalle restrizioni imposte dalle autorità sanitarie nel 2020, la kermesse di Gemona non si è potuta svolgere, in questo modo sono state raccolte, catalogate e pubblicate le immagini e i contenuti di tutte le attività svolte dall’AAFVG durante la sua presenza nella manifestazione di “Gemona formaggio... e dintorni”.
Tutto questo lavoro è stato riassunto in un volume fotografico dal titolo “LATTE IN FORMA Friuli Venezia Giulia 2010/2019” che raccoglie 10 anni di presenza dell’Associazione Allevatori FVG a Gemona del Friuli. Questa pubblicazione, ricchissima di immagini, raccoglie tutte le attività svolte suddivise in capitoli, che comprendono non solo gli aspetti tecnici propri dell’allevamento, ma anche tutti gli eventi culturali ed enogastronomici che hanno coinvolto e appassionato il numeroso pubblico presente alla manifestazione. La pubblicazione è nata anche grazie alla collaborazione con Ersa – Agenzia regionale per lo sviluppo rurale, Fondazione Friuli, Consorzio per la Tutela del Formaggio Montasio e il fondamentale appoggio del Comune di Gemona del Friuli che ospita la kermesse.
I rappresentanti di questi organismi, oltre all’ideatore del progetto editoriale Guido De Zorzi, hanno partecipato alla presentazione del libro tenutasi domenica 14 novembre alla presenza del pubblico gemonese. Al termine della presentazione del libro si è svolta l’asta dei formaggi vincitori del 10° Concorso Regionale Formaggio Latteria a latte crudo e del formaggio di Malga Montasio il cui incasso è stato devoluto in beneficienza ad un istituto di assistenza di Gemona del Friuli.
L’Associazione Allevatori del Friuli Venezia Giulia, in questa occasione ha infatti organizzato il 10° Concorso regionale del formaggio Latteria a latte crudo.
L’idea di realizzare un concorso prende origine dalla volontà di promuovere e rivalutare il tradizionale formaggio friulano. La partecipazione è infatti rivolta a quelle strutture che producono il formaggio come un tempo, senza il trattamento termico del latte. Hanno partecipato alla rassegna 25 Latterie del Friuli Venezia Giulia, le categorie in concorso erano due, il formaggio fresco di due mesi di stagionatura e il formaggio semistagionato con una stagionatura compresa fra quattro e sei mesi.
Nella categoria del formaggio fresco è risultata vincitrice la Latteria Turnaria di Trivignano Udinese, seguita dalla Latteria di Fagagna Borgo Centro e dalla Latteria Turnaria di Campolessi di Gemona del Friuli.
Nella categoria del formaggio semistagionato ha prevalso proprio la Latteria Turnaria di Campolessi di Gemona del Friuli seguita dalla Latteria di Fagagna Borgo Paludo e dalla Latteria Turnaria di Brazzacco di Moruzzo.
L’Associazione Allevatori FVG presente a “Agrifieste” la manifestazione agricola di Gemona del Friuli
A Gemona del Friuli da venerdì 12 a domenica 14 novembre 2021, all’interno del tendone di piazza del Ferro e nell’area immediatamente circostante, si è svolta la prima edizione di Agrifieste.
AgriFieste è una manifestazione dedicata al mondo contadino che, in occasione della tradizionale Festa del Ringraziamento, vuole ricordare l’importanza dei suoi valori e dei prodotti agricoli che li rappresentano.
La manifestazione enogastronomica organizzata dalla Pro Loco Pro Glemona si è svolta quest’anno in formato ridotto, in attesa di riproporre la tradizionale kermesse “Gemona, formaggio... e dintorni” interrotta nel 2020 a causa della pandemia.
COME SI VALUTA LA QUALITÀ DI UN FORMAGGIO?
Sempre più frequentemente i formaggi sono al centro dell’attenzione del pubblico dei consumatori per l’importanza di questo alimento, sia da un punto di vista nutrizionale ma anche dal punto di vista dei cultori del gusto. Sempre più numerosi sono i concorsi nei quali vengono confrontati diversi formaggi per scegliere i migliori.
Ma quali sono i criteri che utilizzano gli esperti per valutare la qualità di un formaggio? Proponiamo un breve catalogo, non esaustivo, dei parametri di confronto.
ESAME VISIVO
L’esame visivo ha inizio valutando le caratteristiche esterne della forma, le sue dimensioni, l’omogeneità dell’aspetto e del colore della crosta. Si procede quindi al taglio della forma per esaminare la parte interna, il colore della pasta, la tipologia di occhiatura (i buchi del formaggio) che nel nostro formaggio deve essere diffusa e non troppo abbondante. Non devono essere presenti fessurazioni e macchie di alcun genere.
ESAME OLFATTIVO
L’esame olfattivo serve a valutare la complessità degli odori del formaggio. Gli aromi più comuni si possono ricondurre alla componente lattica, il burro, il latte fresco e lo yogurt. Altri aromi che possono essere presenti, soprattutto nei formaggi stagionati, sono di frutta secca, vegetali e floreali. Particolarmente presenti questi ultimi nei formaggi estivi di montagna dove gli animali si nutrono delle erbe dei pascoli alpini.
ESAME DELLA STRUTTURA
Una valutazione molto importante in quanto le proprietà strutturali infuiscono molto nei riguardi della gradevolezza di un formaggio. Le caratteristiche di struttura della pasta si percepiscono con il tatto e con il palato. I parametri indicatori utilizzati per la valutazione sono la consistenza, l’elasticità, la deformabilità, l’adesività e la granulosità.
ESAME GUSTATIVO
L’esame gustativo è sicuramente quello più importante, nel quale si svela la reale qualità organolettica di un formaggio. L’equilibrio dei sapori deve dare gradevolezza al palato. I sapori principali nel formaggio sono il salato e l’acido, mentre il sapore dolce non è percepibile data l’assenza di zuccheri. In alcuni formaggi può essere tollerata solo una lievissima presenza del gusto amaro, che generalmente è considerato un grave difetto. L’assaggiatore esperto è in grado di individuare le sostanze aromatiche che si sprigionano durantela masticazione (flavours). L’insieme di queste sensazioni costituiscono il profilo aromatico del formaggio.
GIUDIZIO FINALE
Ad ogni valutazione viene assegnato un punteggio, la cui somma porterà al giudizio finale che darà il valore al formaggio. Al fine di ottenere una valutazione oggettiva è comunque importante che i giudici siano addestrati e che conoscano in profondità il tipo di formaggio che devono valutare, le metodiche di fabbricazione e la regione di produzione. Pochi prodotti alimentari infatti, sono rappresentativi del proprio areale come i formaggi, che proprio per questo motivo rimangono dei veri custodi delle tradizioni culturali del proprio territorio di origine.
L’Associazione Allevatori del Friuli Venezia Giulia, come tradizione, non ha mancato l’appuntamento gemonese ed è stata presente con alcuni importanti eventi.
A seguito dell’interruzione delle manifestazioni pubbliche causata dalle restrizioni imposte dalle autorità sanitarie nel 2020, la kermesse di Gemona non si è potuta svolgere, in questo modo sono state raccolte, catalogate e pubblicate le immagini e i contenuti di tutte le attività svolte dall’AAFVG durante la sua presenza nella manifestazione di “Gemona formaggio... e dintorni”.
Tutto questo lavoro è stato riassunto in un volume fotografico dal titolo “LATTE IN FORMA Friuli Venezia Giulia 2010/2019” che raccoglie 10 anni di presenza dell’Associazione Allevatori FVG a Gemona del Friuli. Questa pubblicazione, ricchissima di immagini, raccoglie tutte le attività svolte suddivise in capitoli, che comprendono non solo gli aspetti tecnici propri dell’allevamento, ma anche tutti gli eventi culturali ed enogastronomici che hanno coinvolto e appassionato il numeroso pubblico presente alla manifestazione. La pubblicazione è nata anche grazie alla collaborazione con Ersa – Agenzia regionale per lo sviluppo rurale, Fondazione Friuli, Consorzio per la Tutela del Formaggio Montasio e il fondamentale appoggio del Comune di Gemona del Friuli che ospita la kermesse.
I rappresentanti di questi organismi, oltre all’ideatore del progetto editoriale Guido De Zorzi, hanno partecipato alla presentazione del libro tenutasi domenica 14 novembre alla presenza del pubblico gemonese. Al termine della presentazione del libro si è svolta l’asta dei formaggi vincitori del 10° Concorso Regionale Formaggio Latteria a latte crudo e del formaggio di Malga Montasio il cui incasso è stato devoluto in beneficienza ad un istituto di assistenza di Gemona del Friuli.
L’Associazione Allevatori del Friuli Venezia Giulia, in questa occasione ha infatti organizzato il 10° Concorso regionale del formaggio Latteria a latte crudo.
L’idea di realizzare un concorso prende origine dalla volontà di promuovere e rivalutare il tradizionale formaggio friulano. La partecipazione è infatti rivolta a quelle strutture che producono il formaggio come un tempo, senza il trattamento termico del latte. Hanno partecipato alla rassegna 25 Latterie del Friuli Venezia Giulia, le categorie in concorso erano due, il formaggio fresco di due mesi di stagionatura e il formaggio semistagionato con una stagionatura compresa fra quattro e sei mesi.
Nella categoria del formaggio fresco è risultata vincitrice la Latteria Turnaria di Trivignano Udinese, seguita dalla Latteria di Fagagna Borgo Centro e dalla Latteria Turnaria di Campolessi di Gemona del Friuli.
Nella categoria del formaggio semistagionato ha prevalso proprio la Latteria Turnaria di Campolessi di Gemona del Friuli seguita dalla Latteria di Fagagna Borgo Paludo e dalla Latteria Turnaria di Brazzacco di Moruzzo.