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Fare e-commerce con l’associazione allevatori

Nasce ‘Fattorie Friulane” una piattaforma per la vendita on line di formaggi e altre specialità alimentari del territorio, gestita direttamente dall’associazione regionale Aafvg. Uno strumento al servizio degli imprenditori zootecnici. Che abbiano o meno uno spaccio aziendale

È on line da alcuni giorni una delle prime piattaforme europee di e-commerce che sia stata promossa da una associazione di allevatori. A presentarla, a Gemona del Friuli (Udine), è stato Andrea Lugo, direttore dell’Associazione regionale allevatori del Friuli Venezia Giulia, in sigla Aafvg.

Si tratta di “Fattorie Friulane” (www.fattoriefriulane.it, ne pubblichiamo qui alcuni screenshot), una piattaforma per il commercio digitale promossa e gestita dall’Aafvg per portare oltre i confini regionali i prodotti alimentari e le specialità gastronomiche del territorio, quelli degli allevatori in primis.
Alla vetrina virtuale, in questo inizio di attività, hanno aderito circa 60 produttori per un numero complessivo di referenze ordinabili che, in fase di avvio.
Sarà pari a 200 circa, ma che è destinato a crescere rapidamente, ben oltre le 350 previste.
Dopo un anno di lavoro preparatorio, le stalle Fvg sbarcano ora sul web, grazie alla progettualità e alla mediazione dell’Associazione allevatori, con un’iniziativa che costituisce un coraggioso esperimento livello internazionale: secondo AaFvg è la prima nel suo genere, tanto in Italia quanto in Europa.
La piattaforma consentirà di far giungere il meglio del paniere agroalimentare regionale, con continuità, nelle case degli italiani; e con l’anno prossimo, esaurita una prima fase di test, anche oltre i confini della Penisola. Formaggi stagionati, ma pure birra, olio, salumi, confetture, conserve, farine e succhi di frutta.
In fase iniziale i prodotti che saranno acquistabili sono essenzialmente quelli stagionati o confezionati, che non necessitano di particolari cure in termini di refrigerazione e consegna, ma nel futuro prossimo l’intenzione è di ampliare l’offerta, includendo anche prodotti freschi e surgelati, carne compresa.
A gestire la logistica sarà direttamente l’associazione allevatori con la propria struttura e con personale dedicato, sgravando cosi le aziende agricole, le quali di fatto delegheranno all’associazione l’intera gestione delle operazioni;
queste verranno svolte in un ex laboratorio di lavorazione della carne situato nel Medio Friuli, acquisito dall’Aafvg grazie a un contribuito a fondo perduto ricevuto dalla Regione.
«Qui – spiega Lugo – seguiremo la gestione di tutta la parte logistica e amministrativa: rifornimenti, ricevimento ed evasione ordini, preparazione delle confezioni (con packaging dedicato), ricerca del trasportatore, spedizione dei prodotti e incasso. All’allevatore sarà riconosciuto il prezzo di vendita detratto delle spese sostenute per la gestione degli ordini e la spedizione. In un’ottica di sostenibilità, il sito, realizzato da Consulentiweb, indica anche dove conferire i rifiuti (imballaggi, packaging) derivanti dai prodotti acquistati».

Leggi l'articolo completo,a. pag. 11, sulla Rivista

Fare e-commerce con l’associazione allevatori

Nasce ‘Fattorie Friulane” una piattaforma per la vendita on line di formaggi e altre specialità alimentari del territorio, gestita direttamente dall’associazione regionale Aafvg. Uno strumento al servizio degli imprenditori zootecnici. Che abbiano o meno uno spaccio aziendale

È on line da alcuni giorni una delle prime piattaforme europee di e-commerce che sia stata promossa da una associazione di allevatori. A presentarla, a Gemona del Friuli (Udine), è stato Andrea Lugo, direttore dell’Associazione regionale allevatori del Friuli Venezia Giulia, in sigla Aafvg.

Si tratta di “Fattorie Friulane” (www.fattoriefriulane.it, ne pubblichiamo qui alcuni screenshot), una piattaforma per il commercio digitale promossa e gestita dall’Aafvg per portare oltre i confini regionali i prodotti alimentari e le specialità gastronomiche del territorio, quelli degli allevatori in primis.
Alla vetrina virtuale, in questo inizio di attività, hanno aderito circa 60 produttori per un numero complessivo di referenze ordinabili che, in fase di avvio.
Sarà pari a 200 circa, ma che è destinato a crescere rapidamente, ben oltre le 350 previste.
Dopo un anno di lavoro preparatorio, le stalle Fvg sbarcano ora sul web, grazie alla progettualità e alla mediazione dell’Associazione allevatori, con un’iniziativa che costituisce un coraggioso esperimento livello internazionale: secondo AaFvg è la prima nel suo genere, tanto in Italia quanto in Europa.
La piattaforma consentirà di far giungere il meglio del paniere agroalimentare regionale, con continuità, nelle case degli italiani; e con l’anno prossimo, esaurita una prima fase di test, anche oltre i confini della Penisola. Formaggi stagionati, ma pure birra, olio, salumi, confetture, conserve, farine e succhi di frutta.
In fase iniziale i prodotti che saranno acquistabili sono essenzialmente quelli stagionati o confezionati, che non necessitano di particolari cure in termini di refrigerazione e consegna, ma nel futuro prossimo l’intenzione è di ampliare l’offerta, includendo anche prodotti freschi e surgelati, carne compresa.
A gestire la logistica sarà direttamente l’associazione allevatori con la propria struttura e con personale dedicato, sgravando cosi le aziende agricole, le quali di fatto delegheranno all’associazione l’intera gestione delle operazioni;
queste verranno svolte in un ex laboratorio di lavorazione della carne situato nel Medio Friuli, acquisito dall’Aafvg grazie a un contribuito a fondo perduto ricevuto dalla Regione.
«Qui – spiega Lugo – seguiremo la gestione di tutta la parte logistica e amministrativa: rifornimenti, ricevimento ed evasione ordini, preparazione delle confezioni (con packaging dedicato), ricerca del trasportatore, spedizione dei prodotti e incasso. All’allevatore sarà riconosciuto il prezzo di vendita detratto delle spese sostenute per la gestione degli ordini e la spedizione. In un’ottica di sostenibilità, il sito, realizzato da Consulentiweb, indica anche dove conferire i rifiuti (imballaggi, packaging) derivanti dai prodotti acquistati».

Leggi l'articolo completo,a. pag. 11, sulla Rivista