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Avicoltori friulani in assemblea

I rincari dei fattori di produzione e soprattutto dell’energia stanno rendendo antieconomico il prosieguo dell’attività

Più della metà degli allevatori di polli da carne operanti in Regione si sono ritrovati mercoledì 30 marzo presso la sede dell’Associazione Allevatori a Codroipo per individuare iniziative idonee a superare il difficilissimo momento contingente.

Il serpeggiare nell’autunno 2021 dell’influenza aviaria, che ha avuto la sua massima manifestazione nel vicino Veneto con milioni di animali abbattuti e distrutti, ha creato disagi e maggiori oneri di gestione anche nella nostra Regione, che pure è stata interessata solo “di striscio” dall’epidemia.

Gli adempimenti alle prescrizioni impartite dagli Organismi di Controllo per il rinnovo dell’Autorizzazione Integrata Ambientale, che per la maggior parte degli allevamenti cade proprio in questo periodo, hanno costituito un’altra importante voce di spesa. Ma ciò che ha dato una vera mazzata per la gestione economica è stata l’imprevista e improvvisa impennata dei prezzi del metano e dell’energia elettrica e, più in generale, di tutti i fattori di produzione che gravano sul produttore primario Pertanto il Presidente degli Allevatori Friulani, Renzo Livoni, si è assunto l’onere di perorare, con una lettera inviata alle varie Ditte Soccidanti, le richieste e le aspettative degli avicoltori, per stimolare interventi, magari anche solo circoscritti nel tempo, finalizzati a sostenere la sussistenza dell’attività dell’intero settore.

Gli avicoltori poi, approfittando della presenza del Presidente e del Direttore, hanno manifestato l’esigenza di ricercare e convenzionare uno Studio Legale, particolarmente competente o disposto ad acquisire le necessarie conoscenze, per dare supporto ad allevamenti in difficoltà a causa delle sempre più stringenti prescrizioni ambientali e sanitarie, frutto a volte, non di chiare disposizioni di legge ma di interpretazioni soggettive della Norma. Al momento infatti si sta cercando una soluzione per gestire il refluo originato dal lavaggio della piazzola di disinfezione dei mezzi in ingresso in allevamento. Come ben si sa le disposizioni sanitarie impongono un sistema fisso per la disinfezione degli automezzi, in grado di nebulizzare una soluzione realizzata con prodotti specifici. L’impianto di erogazione deve essere montato su una piazzola in calcestruzzo, con opportune pendenze che convoglino l’eventuale surplus di soluzione disinfettante e le acque di lavaggio della piazzola, in un pozzetto a tenuta stagna dotato di dispositivo per allontanare l’acqua piovana.

Il refluo raccolto, secondo una prescrizione dell’ARPA, va poi adeguatamente smaltito come rifiuto, ma si sta cercando una soluzione alternativa, vista la dispendiosità dell’operazione.

Da ultimo la coordinatrice del Gruppo di Lavoro in Avicoltura, Federica Moretti, ha invitato i presenti ad entrare a far parte del Gruppo perché l’apporto di nuove idee ed energie sia un vantaggio nell’interesse di tutti, raccogliendo subito l’adesione di tre nuovi partecipanti.

Avicoltori friulani in assemblea

Più della metà degli allevatori di polli da carne operanti in Regione si sono ritrovati mercoledì 30 marzo presso la sede dell’Associazione Allevatori a Codroipo per individuare iniziative idonee a superare il difficilissimo momento contingente.

Il serpeggiare nell’autunno 2021 dell’influenza aviaria, che ha avuto la sua massima manifestazione nel vicino Veneto con milioni di animali abbattuti e distrutti, ha creato disagi e maggiori oneri di gestione anche nella nostra Regione, che pure è stata interessata solo “di striscio” dall’epidemia.

Gli adempimenti alle prescrizioni impartite dagli Organismi di Controllo per il rinnovo dell’Autorizzazione Integrata Ambientale, che per la maggior parte degli allevamenti cade proprio in questo periodo, hanno costituito un’altra importante voce di spesa. Ma ciò che ha dato una vera mazzata per la gestione economica è stata l’imprevista e improvvisa impennata dei prezzi del metano e dell’energia elettrica e, più in generale, di tutti i fattori di produzione che gravano sul produttore primario Pertanto il Presidente degli Allevatori Friulani, Renzo Livoni, si è assunto l’onere di perorare, con una lettera inviata alle varie Ditte Soccidanti, le richieste e le aspettative degli avicoltori, per stimolare interventi, magari anche solo circoscritti nel tempo, finalizzati a sostenere la sussistenza dell’attività dell’intero settore.

Gli avicoltori poi, approfittando della presenza del Presidente e del Direttore, hanno manifestato l’esigenza di ricercare e convenzionare uno Studio Legale, particolarmente competente o disposto ad acquisire le necessarie conoscenze, per dare supporto ad allevamenti in difficoltà a causa delle sempre più stringenti prescrizioni ambientali e sanitarie, frutto a volte, non di chiare disposizioni di legge ma di interpretazioni soggettive della Norma. Al momento infatti si sta cercando una soluzione per gestire il refluo originato dal lavaggio della piazzola di disinfezione dei mezzi in ingresso in allevamento. Come ben si sa le disposizioni sanitarie impongono un sistema fisso per la disinfezione degli automezzi, in grado di nebulizzare una soluzione realizzata con prodotti specifici. L’impianto di erogazione deve essere montato su una piazzola in calcestruzzo, con opportune pendenze che convoglino l’eventuale surplus di soluzione disinfettante e le acque di lavaggio della piazzola, in un pozzetto a tenuta stagna dotato di dispositivo per allontanare l’acqua piovana.

Il refluo raccolto, secondo una prescrizione dell’ARPA, va poi adeguatamente smaltito come rifiuto, ma si sta cercando una soluzione alternativa, vista la dispendiosità dell’operazione.

Da ultimo la coordinatrice del Gruppo di Lavoro in Avicoltura, Federica Moretti, ha invitato i presenti ad entrare a far parte del Gruppo perché l’apporto di nuove idee ed energie sia un vantaggio nell’interesse di tutti, raccogliendo subito l’adesione di tre nuovi partecipanti.