Ridurre il carico burocratico per migliorare la qualità e la sicurezza dei prodotti. Presentati anche i manuali per gli allevamenti bovini e ovicaprini
Nel mese di febbraio di quest’anno sono stati presentati, a cura del Servizio di prevenzione, sicurezza alimentare e sanità pubblica veterinaria della Regione Friuli Venezia Giulia i nuovi Manuali di Buone prassi igieniche da applicare negli allevamenti bovini, ovicaprini e nei caseifici della nostra regione.
Questi manuali costituiscono uno strumento importante per gli operatori del settore dell’allevamento e della trasformazione per rispondere in modo chiaro e semplice ai criteri normativi imposti dalla normativa europea nei riguardi della sicurezza alimentare e delle buone pratiche di allevamento.
Abbiamo chiesto al dott. Manlio Palei direttore del servizio regionale che ha curato la stesura dei manuali, quali sono le motivazioni che hanno portato al raggiungimento di questo importante obiettivo:
“In Friuli Venezia Giulia le aziende zootecniche hanno un ruolo fondamentale di tutela ambientale e paesaggistico.
Nel contempo le produzioni casearie, assieme alle altre produzioni alimentari di qualità, garantiscono una significativa valorizzazione del territorio, sia da un punto di vista economico che culturale.
Dopo diversi anni di esperienza e di attività di controllo ufficiale, abbiamo colto le istanze provenienti dal territorio che ci esprimevano le loro richieste di semplificazione e di uniformità nei riguardi delle procedure applicate.
Abbiamo quindi individuato e coinvolto diverse professionalità attive nel campo dell’igiene delle produzioni e delle tecnologie di trasformazione, per realizzare dei gruppi di lavoro orientati a fornire gli strumenti più adeguati volti al raggiungimento della sicurezza alimentare attraverso l’adozione di procedure uniformi, più semplici ma rigorose, per alleggerire la gestione burocratica degli stabilimenti produttivi garantendo nel contempo alimenti sicuri.
La legislazione comunitaria, spesso individuata come vessatoria, consente invece l’applicazione del principio di flessibilità, che permette agli operatori, in base alla natura e dimensione degli stabilimenti, di alleggerire l’impegno burocratico per concentrarsi maggiormente sui fattori produttivi di qualità e igiene.
I gruppi di lavoro, coordinati dal dott. Ivan Poli e dalla dott.ssa Margherita Castelli, dopo un impegnativo lavoro di molti mesi hanno prodotto tre diversi manuali rivolti agli allevatori di bovini, di ovicaprini e agli operatori del settore della trasformazione casearia.
I manuali sono strutturati in modo da rendere immediatamente comprensibili le procedure, anche avvalendosi di immagini fotografiche a confronto di buona e cattiva pratica, il testo è arricchito con schemi e contenuti in modo da fornire suggerimenti pratici su particolari tematiche ed argomenti”.
Quali sono stati gli enti/organizzazioni che hanno contribuito alla stesura dei manuali?
“Questo è stato essenzialmente un lavoro di squadra che ha coinvolto tecnici e veterinari dell’Istituto Zooprofilattico delle Venezie, dell’Associazione Allevatori FVG, delle Aziende Sanitarie della Regione Friuli Venezia Giulia, dell’ERSA FVG, di Fondazione Agrifood & Bioeconomy FVG che hanno messo a disposizione la loro competenza ed esperienza. Un ringraziamento particolare è rivolto alla Direzione centrale risorse agroalimentari, forestali e ittiche della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia per le risorse stanziate e al prof. Valerio Giaccone dell’Università di Padova per la collaborazione e il prezioso supporto scientifico”.
In questo percorso, l’Associazione Allevatori FVG è stata una figura di riferimento contribuendo alla redazione di questi manuali, mettendo a disposizione dei tavoli di lavoro la competenza dei propri tecnici, i quali continueranno a supportare le aziende zootecniche e di trasformazione nelle successive fasi di adozione e implementazione dei manuali.
I nuovi Manuali di buone prassi igieniche per il settore lattiero-caseario

Ridurre il carico burocratico per migliorare la qualità e la sicurezza dei prodotti. Presentati anche i manuali per gli allevamenti bovini e ovicaprini
Nel mese di febbraio di quest’anno sono stati presentati, a cura del Servizio di prevenzione, sicurezza alimentare e sanità pubblica veterinaria della Regione Friuli Venezia Giulia i nuovi Manuali di Buone prassi igieniche da applicare negli allevamenti bovini, ovicaprini e nei caseifici della nostra regione.
Questi manuali costituiscono uno strumento importante per gli operatori del settore dell’allevamento e della trasformazione per rispondere in modo chiaro e semplice ai criteri normativi imposti dalla normativa europea nei riguardi della sicurezza alimentare e delle buone pratiche di allevamento.
Abbiamo chiesto al dott. Manlio Palei direttore del servizio regionale che ha curato la stesura dei manuali, quali sono le motivazioni che hanno portato al raggiungimento di questo importante obiettivo:
“In Friuli Venezia Giulia le aziende zootecniche hanno un ruolo fondamentale di tutela ambientale e paesaggistico.
Nel contempo le produzioni casearie, assieme alle altre produzioni alimentari di qualità, garantiscono una significativa valorizzazione del territorio, sia da un punto di vista economico che culturale.
Dopo diversi anni di esperienza e di attività di controllo ufficiale, abbiamo colto le istanze provenienti dal territorio che ci esprimevano le loro richieste di semplificazione e di uniformità nei riguardi delle procedure applicate.
Abbiamo quindi individuato e coinvolto diverse professionalità attive nel campo dell’igiene delle produzioni e delle tecnologie di trasformazione, per realizzare dei gruppi di lavoro orientati a fornire gli strumenti più adeguati volti al raggiungimento della sicurezza alimentare attraverso l’adozione di procedure uniformi, più semplici ma rigorose, per alleggerire la gestione burocratica degli stabilimenti produttivi garantendo nel contempo alimenti sicuri.
La legislazione comunitaria, spesso individuata come vessatoria, consente invece l’applicazione del principio di flessibilità, che permette agli operatori, in base alla natura e dimensione degli stabilimenti, di alleggerire l’impegno burocratico per concentrarsi maggiormente sui fattori produttivi di qualità e igiene.
I gruppi di lavoro, coordinati dal dott. Ivan Poli e dalla dott.ssa Margherita Castelli, dopo un impegnativo lavoro di molti mesi hanno prodotto tre diversi manuali rivolti agli allevatori di bovini, di ovicaprini e agli operatori del settore della trasformazione casearia.
I manuali sono strutturati in modo da rendere immediatamente comprensibili le procedure, anche avvalendosi di immagini fotografiche a confronto di buona e cattiva pratica, il testo è arricchito con schemi e contenuti in modo da fornire suggerimenti pratici su particolari tematiche ed argomenti”.
Quali sono stati gli enti/organizzazioni che hanno contribuito alla stesura dei manuali?
“Questo è stato essenzialmente un lavoro di squadra che ha coinvolto tecnici e veterinari dell’Istituto Zooprofilattico delle Venezie, dell’Associazione Allevatori FVG, delle Aziende Sanitarie della Regione Friuli Venezia Giulia, dell’ERSA FVG, di Fondazione Agrifood & Bioeconomy FVG che hanno messo a disposizione la loro competenza ed esperienza. Un ringraziamento particolare è rivolto alla Direzione centrale risorse agroalimentari, forestali e ittiche della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia per le risorse stanziate e al prof. Valerio Giaccone dell’Università di Padova per la collaborazione e il prezioso supporto scientifico”.
In questo percorso, l’Associazione Allevatori FVG è stata una figura di riferimento contribuendo alla redazione di questi manuali, mettendo a disposizione dei tavoli di lavoro la competenza dei propri tecnici, i quali continueranno a supportare le aziende zootecniche e di trasformazione nelle successive fasi di adozione e implementazione dei manuali.